Lo Yoga: Biochimica dell’Anima
“I CINQUE CORPI” di Luisa Azzerboni
“In un lontano passato uomini di tutte le culture, non avendo a disposizione sistemi di riferimento che interpretassero la realtà, pressati dal bisogno di conoscere per dare un senso, intrapresero un’indagine a partire da ciò che possedevano e cioè la natura e loro stessi. Nell’India antichissima in particolare, individui dotati di saggezza e desiderosi di conoscere la natura e il senso dell’ esistere, hanno cercato dentro di sé. Hanno sviluppato una comprensione profonda del corpo e dei suoi processi energetici, una percezione del respiro e dei suoi legami con i fenomeni della mente. Il lavoro introspettivo, condotto con abnegazione e determinazione, li ha portati sempre più nelle profondità dell’essere e nel contempo li ha condotti a cogliere un’assonanza imprescindibile tra l’uomo e la natura. L’incessante ricerca ha probabilmente prodotto una visione delle forze interne che regolano e sostengono l’essere umano, e forse qualcuno di loro ha concretamente visto quei tracciati entro cui scorre l’energia. Questo tipo di conoscenza derivante dalla percezione intuitiva, tipica dell’oriente ancora oggi, si è concretizzata nell’elaborazione di un sistema psicofisico che aveva il pregio di comprendere e spiegare totalmente la natura dell’uomo e dei suoi stretti legami con il mondo esterno. Il lavoro di un uomo che cerca, comunicato ad altri che seguono lo stesso impeto di conoscenza profonda e autentica, è stato l’inizio di un sapere scoperto dall’uomo. Tra le varie “visoni” in India è emersa quella in cui l’individuo veniva pensato come un essere costituito da materia, energia, emozioni, pensieri e anima e come questi costituenti potessero essere considerati in stretta correlazione fra loro, in un rapporto interdipendente.”
Dall’intervento della dott.ssa Silvia Nava
“Lo stress può essere attivato da fattori fisici, emotivi, infettivi. Indipendentemente dalla causa, viene attivata una cascata biochimica che è sempre della stessa entità. Tale reazione, complessa e sofisticata, è il frutto di anni e anni di adattamento dell’ organismo umano alla situazione ambientale ed è stata appositamente messa in atto perché l’ uomo facesse fronte, migliaia di anni fa, a reali situazioni di pericolo (fuggire da un animale feroce) durante le quali c’era veramente bisogno di grande efficienza di cervello, di cuore e soprattutto di muscoli, per fuggire od attaccare. L’ organismo si attivava al massimo per fronteggiare una situazione negativa od impegnativa che richiedeva energia supplementare per movimenti repentini per poi tornare ad uno stato di quiete al termine dell’ azione.”
( Dal SEMINARIO DI YOGA ESPERIENZIALE – TEORICO:
“ BIOCHIMICA DELL’ ANIMA”
DEL 26/10/13 presso la PALESTRA CENTRO COMO)