• Chi parla di volo, sappia volare e…voli

    Chi parla di volo, sappia volare e…voli

    Il supremo attrattore è il substrato di tutte le azioni agenti nella realtà che, insieme alle percezioni che si collegano ad esse, possono rivelarlo in modo più o meno manifesto.
    La conoscenza non dovrebbe quindi svilupparsi nell’ambito dell’ambiente sensoriale con l’intento di manipolare se stessi,
    gli altri e l’ambiente; dovrebbe invece agevolare la trasmissione dell’informazione corretta e lo sviluppo dell’immane potenziale intrinseco privo di polarità.
    Ci sono delle forme di energia che non possono essere colte con gli strumenti tecnologici e con i sensi, confermando così la tesi che indica come inadeguato l’uso dell’intelletto su base duale; basti pensare al “Qi” individuato e definito dalla millenaria cultura cinese o alla cosiddetta “forza di gravità” che probabilmente non è una forza (grazie prof. Corbucci).
    Ne viviamo gli effetti e presumiamo la loro esistenza considerando i risultati di misurazioni strumentali, (ma i gravi nel vuoto non dovrebbero cadere alla stessa velocità?) o esaminando l’applicazione di protocolli di diagnosi e terapia. Oppure affidandosi a schemi, teorie ed interpretazioni più o meno olistiche.
    La materia, il corpo, la vita, l’energia, le passioni, le emozioni, i pensieri e le sensazioni sono il nostro territorio di passaggio ma perchè l’ambito sviluppi la giusta potenzialità devono concretizzarsi le intuizioni, le esperienze e le realizzazioni. Chi parla di volo, sappia volare e…voli

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