Quando il vuoto serve
Trenta raggi convergono in un mozzo:
grazie al suo vuoto abbiamo l’utilità del carro.
Modelliamo l’argilla per fare un vaso:
grazie al suo vuoto abbiamo l’utilità del vaso.
Ritagliamo porte e finestre per fare una casa:
grazie al loro vuoto abbiamo l’utilità della casa.
Perciò se l’uso dell’essere è benefico
L’uso del non essere è ciò che ne crea l’utilità.
Sensazioni, intuizioni, creazioni, distruzioni, movimenti, simboli e il nascere, svilupparsi
e morire di ogni ciclo fisico, chimico, biologico, mentale, sociale, emotivo e cosmico, se lette in modo corretto, sono le manifestazioni localizzate del non luogo, ciò che non è nè qui nè là. Il miracolo della luce bianca che si scompone nello spettro visibile e invisibile dei colori continua a stupire la nostra indifferenza mandandoci continuamente messaggi dal supremo, divino nulla.