• Quando il vuoto serve

    Trenta raggi convergono in un mozzo:
    grazie al suo vuoto abbiamo l’utilità del carro.
    Modelliamo l’argilla per fare un vaso:
    grazie al suo vuoto abbiamo l’utilità del vaso.
    Ritagliamo porte e finestre per fare una casa:
    grazie al loro vuoto abbiamo l’utilità della casa.
    Perciò se l’uso dell’essere è benefico
    L’uso del non essere è ciò che ne crea l’utilità.

    vuoto sul ruscello Rugon - Navarons di Meduno - 2011

    Al di là della vita percepita come realtà esiste il non luogo cosciente, trascendente ed immanente che ci guida, in un modo incredibilmente adeguato ai nostri limiti e percorsi, attraverso rifrazioni luminose che si rivelano nei vari piani di esistenza.
    Sensazioni, intuizioni, creazioni, distruzioni, movimenti, simboli e il nascere, svilupparsi
    e morire di ogni ciclo fisico, chimico, biologico, mentale, sociale, emotivo e cosmico, se lette in modo corretto, sono le manifestazioni localizzate del non luogo, ciò che non è nè qui nè là. Il miracolo della luce bianca che si scompone nello spettro visibile e invisibile dei colori continua a stupire la nostra indifferenza mandandoci continuamente messaggi dal supremo, divino nulla.